Anche se non sono ancora disponibili in Svizzera, gli abbonamenti per servizi di streaming con pubblicità stanno cominciando ad affermarsi nell’area DACH. Admeira ha analizzato l’argomento con un sondaggio rappresentativo per capire quali effetti avrebbero in Svizzera i portali di streaming finanziati tramite pubblicità.
All’estero Netflix, uno dei maggiori fornitori di servizi di streaming al mondo, ha già lanciato un abbonamento «Basic con pubblicità» con 4-5 minuti di pubblicità all’ora. Non è ancora chiaro se e quando questa opzione approderà in Svizzera (ultimo aggiornamento: giugno 2023). Ma come reagirebbe la popolazione svizzera a un abbonamento a Netflix con pubblicità?
Tolleranza ridotta per la pubblicità sui servizi di streaming
Solo l’8% della popolazione della Svizzera tedesca accetterebbe la pubblicità su Netflix. La maggior parte delle persone preferirebbe pagare di più per l’abbonamento per evitare la pubblicità, pensiero valido anche per Disney+. Soltanto il 3% delle persone partecipanti allo studio tollererebbe infatti le interruzioni pubblicitarie.
Il livello di tolleranza nei confronti della pubblicità nel contesto dello streaming è significativamente più basso rispetto al livello di accettazione della pubblicità sulla replay TV. Su quest’ultima, il 34% degli intervistati accetta infatti la pubblicità. Ciò corrisponde a una tolleranza pubblicitaria almeno quattro volte maggiore sulla replay TV rispetto allo streaming. In un contesto lineare e avanzato, la pubblicità TV è consolidata e gode di un ampio consenso. Resta da vedere se sarà possibile diffondere su larga scala la pubblicità nei servizi di streaming dopo averne permesso il consumo senza pubblicità per lungo tempo.
Si delinea così un quadro chiaro per il settore pubblicitario: nell’ambito dello streaming non si prevedono elevati volumi e frequenze di contatto della pubblicità. Nella Svizzera tedesca, quasi la metà della popolazione non utilizza nemmeno Netflix (46%), mentre nel caso di Disney+ la percentuale è addirittura del 79%.
Disponibilità a pagare per un servizio di streaming senza pubblicità
Nell’ambito dello studio, Admeira ha rilevato quanto pagherebbero gli attuali clienti dei servizi di streaming in aggiunta al prezzo dell’abbonamento per l’utilizzo dei canali di streaming senza pubblicità. Il valore medio individuato dal sondaggio è pari a CHF 3.10 per Netflix e CHF 3.60 per Disney+.
In generale, il finanziamento pubblicitario nell’ambito della produzione di contenuti sulle piattaforme di streaming è accolto con meno comprensione. Circa un terzo ritiene infatti che non sia necessario alcun finanziamento pubblicitario per i contenuti streaming (v. fig. 1).
Figura 1: «Capisco che il finanziamento pubblicitario sia necessario per la produzione dei contenuti.»
Alto rischio di abbandono della piattaforma in caso di introduzione della pubblicità
Il potenziale calo dell’appetibilità dei servizi di streaming dovuto alla pubblicità è stato chiaramente confermato dallo studio (si veda fig. 2). Circa il 70% della popolazione della Svizzera tedesca reputa che la pubblicità renderebbe Netflix e Disney+ meno attraenti. Si può quindi presumere che le persone attualmente abbonate ai portali di streaming cercherebbero nuove alternative.
Figura 2: «La pubblicità riduce l’appetibilità del canale.»
Poiché la maggioranza non tollera la pubblicità e considererebbe le piattaforme di streaming meno attraenti, si registra anche una chiara tendenza a ridurre l’utilizzo dei canali interessati in tale ipotesi. Circa il 60% delle persone partecipanti allo studio conferma che utilizzerebbe queste offerte in misura minore in caso di introduzione della pubblicità.
Conclusione
Gran parte della popolazione svizzera tedesca non usufruisce delle piattaforme di streaming Netflix e Disney+. Secondo le persone intervistate, una nuova offerta di abbonamento con pubblicità inclusa determinerebbe un considerevole calo in termini di appetibilità. I contenuti pubblicitari non sono praticamente per nulla tollerati.
La maggior parte degli e delle utenti di abbonamenti di streaming pagherebbe un sovrapprezzo all’abbonamento pur di liberarsi della pubblicità o addirittura diminuirebbe l’uso di questi canali a causa della pubblicità. Si può quindi concludere che queste due piattaforme non rappresenterebbero necessariamente un settore attraente per l’industria pubblicitaria in Svizzera.